CONTENUTI
Il corso, incentrato su alcuni dei principali caratteri di fondo dell'esperienza giuridica romana, approfondisce la loro influenza rispetto alla tradizione giuridica occidentale. Si esamineranno dapprima le tecniche di interpretazione, di argomentazione e di analisi casistica perfezionate nel contesto del diritto giurisprudenziale romano, ormai entrate stabilmente nell'odierno repertorio di strumenti operativi e concettuali. Si affronteranno quindi, sul piano teorico e operativo, operazioni quali esempio, qualificazione, sussunzione, definizione, elenco, classificazione, inferenza, interpretazione e argomentazione. Si seguiranno poi le tracce dell’interpretazione giurisprudenziale sul terreno della responsabilità contrattuale.
TESTI DI RIFERIMENTO
1) E. Stolfi, Gli attrezzi del giurista. Introduzione alle pratiche discorsive del diritto, Giappichelli, Torino, 2018, note escluse.
2) G. Santucci, Diritto romano e diritti europei. Continuità e discontinuità nelle figure giuridiche. Seconda edizione, Il Mulino, Bologna, 2018, pp. 11-173, note escluse.
Per gli studenti frequentanti saranno concordate alcune variazioni di programma con la docente.
OBIETTIVI FORMATIVI
Muovendo dai caratteri di fondo dell’esperienza giuridica romana (impianto casistico; giurisprudenzialità e controversialità del diritto; prevalenza della prospettiva processuale; pluralità di piani normativi), il corso propone un approfondimento del metodo di lavoro dei giuristi di età tardorepubblicana ed imperiale.
PREREQUISITI
Conoscenza dei dati istituzionali circa la storia giuridica antica, medioevale e moderna.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali e discussioni in aula.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame orale, composto da domande sui principali contenuti del corso, mira a far acquisire allo studente un solido metodo critico, valutandone altresì la capacità argomentativa.