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Diritto dei mercati internazionali

Programma A.a. 2021/2022

Prof. Andrea Pisaneschi

Programma

Il corso intende offrire un quadro generale sul funzionamento della banca, e sulle regole che disciplinano i mercati finanziari, con particolare attenzione ad alcune tematiche particolarmente richieste in Studi Legali che si occupano di diritto bancario e finanziario.

Si analizzeranno quindi i requisiti di Basilea e le principali regole per l’esercizio dell’attività bancaria: in particolare si tratterà della struttura organizzativa e della corporate governance, delle regole di trasparenza e di concorrenza, delle funzioni di vigilanza, nazionale ed europea, della crisi dell’intermediario. 

Una parte specifica del corso sarà dedicata al tema degli NPE, alla regolazione specifica su questa materia, alle relazioni tra fondi di investimento e intermediari creditizi, alle modalità operative di cessione di crediti NPE a fondi di investimento.

Si tratterà poi dei mercati finanziari, regolati e non regolati, dei principali prodotti e di alcune regole previste dal Testo Unico della Finanza, con particolare attenzione ai procedimenti sanzionatori della Consob e alle tutele giurisdizionali avverso tali procedimenti. Durante il corso saranno invitati operatori della materia (partners di Studi legali, operatori di banca, regolatori) per offrire agli studenti una visione pratico-operativa della materia. 

Il corso è avanzato ed è destinato a studenti che abbiano già superato esami fondamentali quali diritto privato e diritto commerciale (o che stiano studiando quest’ultimo) e che abbiano interesse ad una attività lavorativa nel settore finanziario.

Testi consigliati

Per gli studenti frequentanti il programma verrà definito nelle prime lezioni in accordo con il docente.

Per gli studenti non frequentanti si suggerisce F. Vella, G. Bosi, Diritto ed economia di banche e mercati finanziari, Il Mulino, ult. ed.

Programma a.a. 2020/2021

Prof. Andrea Pisaneschi

Il corso tratta i temi della regolazione economica nazionale e sovranazionale ed è diviso in tre parti.

Una prima parte è dedicata all’ordinamento interno.  Si tratteranno le privatizzazioni, e in particolare le privatizzazioni delle banche; i principi generali sulla vigilanza bancaria; la ragioni della crisi finanziaria del 2008; i problemi dei crediti non performing (NPL) delle banche e i principi generali sulle cartolarizzazioni.

Una seconda parte è dedicata ai cambiamenti della regolazione finanziaria dopo il 2008. Si tratteranno le funzioni del Fondo Monetario Internazionale, del Comitato di Basilea che detta norme sui requisiti di capitale delle banche, del Financial Stability Board che detta regole sulla governance delle istituzioni finanziarie.

Una terza parte è dedicata alla regolazione europea. Si tratteranno i meccanismi di condizionalità per gli Stati introdotti dopo la crisi greca, e le funzioni principali della BCE nella gestione della liquidità monetaria e nella vigilanza bancaria.

Il corso necessita la frequenza. Gli studenti studiano sugli appunti delle lezioni e sono fortemente invitati a discutere i vari problemi. Una parte del voto è assegnato sulla base della partecipazione in aula. Le altri parti del voto sono assegnate attraverso test svolti durante il corso. Al termine del corso viene determinato il voto finale che lo studente può eventualmente non accettare decidendo, in tal caso, di effettuare l’esame finale nelle date previste dal calendario degli appelli.

Non sono previste propedeuticità. Tuttavia è preferibile la conoscenza del diritto privato, del diritto commerciale e del diritto dell’Unione Europea.

Programma a.a. 2019/2020

Prof. Andrea Pisaneschi

Prof.ssa Irene Mecatti

Il corso tratta i temi della regolazione economica nazionale e sovranazionale ed è diviso in tre parti.

Una prima parte è dedicata all’ordinamento interno. Si tratteranno le privatizzazioni, e in particolare le privatizzazioni delle banche; i principi generali sulla vigilanza bancaria; la ragioni della crisi finanziaria del 2008; i problemi dei crediti non performing (NPL) delle banche e i principi generali sulle cartolarizzazioni.

Una seconda parte è dedicata ai cambiamenti della regolazione finanziaria dopo il 2008. Si tratteranno le funzioni del Fondo Monetario Internazionale, del Comitato di Basilea che detta norme sui requisiti di capitale delle banche, del Financial Stability Board che detta regole sulla governance delle istituzioni finanziarie.

Una terza parte è dedicata alla regolazione europea. Si tratteranno i meccanismi di condizionalità per gli Stati introdotti dopo la crisi greca, e le funzioni principali della BCE nella gestione della liquidità monetaria e nella vigilanza bancaria.

Il corso necessita la frequenza. Gli studenti studiano sugli appunti delle lezioni e sono fortemente invitati a discutere i vari problemi. Una parte del voto è assegnato sulla base della partecipazione in aula. Le altri parti del voto sono assegnate attraverso test svolti durante il corso. Al termine del corso viene determinato il voto finale che lo studente può eventualmente non accettare decidendo, in tal caso, di effettuare l’esame finale nelle date previste dal calendario degli appelli.

Non sono previste propedeuticità. Tuttavia è preferibile la conoscenza del diritto privato, del diritto commerciale e del diritto dell’Unione Europea.

 

Programma a.a. 2018/2019

Prof. Andrea Pisaneschi

Programma

Il corso tratta i temi della regolazione economica nazionale e sovranazionale ed è diviso in tre parti.

Una prima parte è dedicata all’ordinamento interno.  Si tratteranno le privatizzazioni, e in particolare le privatizzazioni delle banche; i principi generali sulla vigilanza bancaria; la ragioni della crisi finanziaria del 2008; i problemi dei crediti non performing (NPL) delle banche e i principi generali sulle cartolarizzazioni.

Una seconda parte è dedicata ai cambiamenti della regolazione finanziaria dopo il 2008. Si tratteranno le funzioni del Fondo Monetario Internazionale, del Comitato di Basilea che detta norme sui requisiti di capitale delle banche, del Financial Stability Board che detta regole sulla governance delle istituzioni finanziarie.

Una terza parte è dedicata alla regolazione europea. Si tratteranno i meccanismi di condizionalità per gli Stati introdotti dopo la crisi greca, e le funzioni principali della BCE nella gestione della liquidità monetaria e nella vigilanza bancaria.

Il corso necessita la frequenza. Gli studenti studiano sugli appunti delle lezioni e sono fortemente invitati a discutere i vari problemi. Una parte del voto è assegnato sulla base della partecipazione in aula. Le altri parti del voto sono assegnate attraverso test svolti durante il corso. Al termine del corso viene determinato il voto finale che lo studente può eventualmente non accettare decidendo, in tal caso, di effettuare l’esame finale nelle date previste dal calendario degli appelli.

Non sono previste propedeuticità. Tuttavia è preferibile la conoscenza del diritto privato, del diritto commerciale e del diritto dell’Unione Europea.

 

Programma a.a 2017/2018

Prof. Andrea Pisaneschi

Il corso tratta i temi della regolazione economica nazionale e sovranazionale ed è diviso in tre parti.

Una prima parte è dedicata all’ordinamento interno.  Si tratteranno le privatizzazioni, e in particolare le privatizzazioni delle banche; i principi generali sulla vigilanza bancaria; la ragioni della crisi finanziaria del 2008; i problemi dei crediti non performing (NPL) delle banche e i principi generali sulle cartolarizzazioni.

Una seconda parte è dedicata ai cambiamenti della regolazione finanziaria dopo il 2008. Si tratteranno le funzioni del Fondo Monetario Internazionale, del Comitato di Basilea che detta norme sui requisiti di capitale delle banche, del Financial Stability Board che detta regole sulla governance delle istituzioni finanziarie.

Una terza parte è dedicata alla regolazione europea. Si tratteranno i meccanismi di condizionalità per gli Stati introdotti dopo la crisi greca, e le funzioni principali della BCE nella gestione della liquidità monetaria e nella vigilanza bancaria.

Il corso necessita la frequenza. Gli studenti studiano sugli appunti delle lezioni e sono fortemente invitati a discutere i vari problemi. Una parte del voto è assegnato sulla base della partecipazione in aula. Le altri parti del voto sono assegnate attraverso test svolti durante il corso. Al termine del corso viene determinato il voto finale che lo studente può eventualmente non accettare decidendo, in tal caso, di effettuare l’esame finale nelle date previste dal calendario degli appelli.

Non sono previste propedeuticità. Tuttavia è preferibile la conoscenza del diritto privato, del diritto commerciale e del diritto dell’Unione Europea.